A GRANDI PASSI

La storia della SASIL si è sviluppata attorno ad alcune pietre miliari che si sono raggiunte nel corso degli anni, come obiettivi progressivi: clicca sulle annate di riferimento per saperne di più e vedere l’evoluzione renderizzata dello stabilimento.

ANNO DOPO ANNO,
DA OLTRE QUARANT’ANNI

Lo scopo di fornire un materiale nazionale per il settore del vetro cavo bianco, che veniva fino allora servito dall’estero, è stato raggiunto attraverso una prima fase impiantistica che aveva già in sé l’idea di futuri sviluppi ed integrazioni.
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Questi anni sono stati dedicati allo sviluppo di una tecnologia originale, adattata alle scarse qualità del minerale grezzo estratto nei dintorni, che però, attraverso processi come attrizione, flottazione, separazione magnetica hanno permesso di raggiungere livelli qualitativi tali da entrare nel mercato di gran parte delle vetrerie del Nord Italia.
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In questo periodo, coerentemente con la maturazione del concetto di protezione dell’ambiente, la SASIL ha sviluppato l’idea del “polo naturalistico indotto” producendo i primi risultati con recuperi ambientali modello a tema (laghetto Gabella, Parco Arcobaleno citati come esempio anche dal Ministero dell’Ambiente) che hanno permesso alla SASIL di crearsi una credibilità a livello locale e, conseguentemente, la possibilità di ottenere concessioni a lungo termine che le permettessero di programmare la crescita compatibilmente con i tempi di ammortamento degli investimenti, necessariamente lunghi nel settore minerario. Si è quindi introdotta l’idea, rivelatasi poi vincente, di utilizzare grandi giacimenti di qualità iniziale medio-brutta, e di valorizzare il prodotto grezzo attraverso un trattamento minerario, anziché utilizzare piccoli giacimenti di materiale di alta qualità.
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Per far fronte alla concorrenza di nuovi prodotti esteri resi appetibili dai bassi costi dei noli marittimi, ci si è posti l’obiettivo di miglioramenti tecnologici mediante investimenti in nuovi processi originali (lisciviazione, separazione magnetica ad induzione, flottazione selettiva quarzo-feldspato…) nonché nella valorizzazione dei sotto-prodotti. E’ alla fine del 1995 che la SASIL ha raggiunto l’obiettivo del recupero integrale di quanto estratto in miniera, riuscendo a commercializzare in diversi settori il 100% del minerale estratto, senza costi di smaltimento a discarica.
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Quando il mercato del vetro cavo dava i primi segni di saturazione (dovuta sia al consolidamento delle forniture di imballaggio in PET ed in alluminio), che alla concorrenza estera sempre più agguerrita, la SASIL si è spostata in altri mercati quali la ceramica, il mosaico, i sanitari, le fritte, gli smalti, il vetro artistico, il vetro piano. Questo grazie alle tecnologie innovative ormai consolidate. E’ in questo periodo che si comincia a pensare allo sfruttamento degli scarti di altre attività minerarie, quali i graniti della Val d’Ossola. Si inizia così a ridimensionare quantitativamente l’attività estrattiva delle sabbie di Curino.
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In questi anni, causa i costi energetici crescenti e la concorrenza agguerrita di altri minerali del bacino del Mediterraneo nonché alla crescente “concorrenza” portata dall’utilizzo sempre più massiccio del rottame di vetro si impone alla SASIL una scelta drastica: o ridimensionare e pensare ad una lenta ma inesauribile agonia o rilanciarsi con idee innovative sulle tecnologie per il recupero, per il risparmio energetico e per i prodotti di alta qualità.
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È questo un quinquennio decisivo nella vita della SASIL, che si impegna in importanti investimenti produttivi ed in progetti di ricerca nei settori ambientali ed energetici. E’ una sfida che impegna le risorse finanziarie della SASIL per circa il 10% del fatturato annuo e per tutto il quinquennio. Da un lato investimenti nella direzione del risparmio energetico, sviluppando assieme ad una società svizzera un nuovo tipo di essiccatoio ad alta efficienza che permette un risparmio termico del 30%. Collateralmente si porta a completamento un progetto di trattamento chimico per la separazione del ferro a livello ionico da soluzioni di acidi forti, propedeutico ad un salto di qualità nel trattamento di lisciviazione (questo processo viene brevettato). Si sviluppa inoltre una nuova tecnica di micronizzazione ad alta compressione (anche questa oggetto di brevetto) che permette di dimezzare i costi energetici e di usura nella macinazione rispetto ai sistemi tradizionali. Per ultimo, dato la progressiva ed inesorabile diminuzione di mercato nel settore del vetro cavo la SASIL sviluppa, stimolata dalle esigenze di un grosso gruppo vetrario multinazionale, un nuovo sistema di trattamento dello scarto del rottame di vetro altrimenti destinato a discarica. Si tratta di una nuova tecnologia, pure brevettata che, nel giro di due anni, permette di azzerare il conferimento a discarica di tutto lo scarto di rottame di vetro prodotto in Nord Italia (circa 200.000 ton/anno), con un evidente vantaggio ambientale per tutta la comunità.
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2016-2020

Non possiamo dire però che la storia della SASIL sia stata priva di problemi: infatti nel corso della sua storia l’azienda ha sì conosciuto grandi successi (si pensi all’introduzione delle nostre sabbie, prime in Italia, nella produzione del vetro bianco, oppure alla soddisfazione ed all’orgoglio di fornire le aziende vetrarie di Murano) ma ha anche dovuto affrontare grandi problemi (si pensi agli sconvolgimenti del mercato dovuti all’introduzione degli imballaggi in PET ed alluminio, all’uso crescente del rottame di vetro, alla concorrenza dell’estero, alla crescita inarrestabile dei costi dell’energia). Però lo spirito imprenditoriale ha sempre prevalso ed i problemi si sono trasformati in opportunità, che SASIL ha voluto e saputo cogliere.

Sasil Srl La nostra Storia

Ripercorrendo la storia della SASIL S.r.l. dalla nascita, possiamo quindi paragonarla ad un albero che si è radicato nei comuni di Curino e Masserano per quanto riguarda la linfa di base, cioè la materia prima, mentre la crescita si è sviluppata nel comune di Brusnengo, dove, man mano che passavano gli anni, vi sono stati sostanziali apporti di materie prime non locali.
I frutti che ha generato questa crescita sono dei materiali base per l’industria vetraria, ceramica ed edilizia in genere.
Con questi materiali vengono costruiti prodotti industriali ed oggetti di uso quotidiano dai quali siamo circondati.
Nel disegno a lato si vede l’evoluzione nel tempo dello sviluppo dei nuovi materiali prodotti che hanno trovato le applicazioni pratiche negli oggetti delle foto.